Conservazione e moltiplicazione delle specie target in area mediterranea
Elaborazione di criteri comuni per la selezione di specie target da utilizzare per i recuperi e ripristini ambientali e condivisione di una comune metodologia di lavoro nella conservazione e moltiplicazione delle specie di flora autoctona selezionate
- Sviluppo ed implementazione di un piano di raccolta del germoplasma delle specie target, selezionate sulla base della loro importanza per la conservazione ex situ e l’utilità per i recuperi e ripristini ambientali
- Conservazione ex situ delle specie target nelle locali banche del germoplasma e duplicazione delle accessioni presso le altre banche
- Test di laboratorio volti a individuare le condizioni ottimali per la germinazione delle specie selezionate, pubblicazione dei risultati e creazione di protocolli ad uso dei vivaisti locali per la moltiplicazione delle specie della flora autoctona
- Edizione di un manuale per la moltiplicazione delle specie della flora autoctona: protocolli semplificati e regole generali per la corretta raccolta e gestione del germoplasma, al fine di incrementare le conoscenze del settore vivaistico, sia pubblico che privato, sulle specie della flora autoctona
- Creazione di una banca del germoplasma in Tunisia, presso il partner INRGREF
Restauro e ripristino ambientale degli habitat mediterranei
Individuazione di buone pratiche di recupero e ripristino ambientale in ambito mediterraneo
- Edizione di una Guida di buone pratiche su recupero e ripristino ambientale degli habitat mediterranei
- Azioni pilota di ripristino di habitat:
Due azioni pilota di ripristino di habitat mediterranei saranno realizzati su terreni pubblici, in Libano ed in Tunisia. Il principale obiettivo è lo sviluppo e l’implementazione di una metodologia di recupero di habitat, mediante l’uso di risorse genetiche locali. Saranno elaborati altresì due piani di gestione delle suddette aree d’intervento.
A proposito delle aree pilota
In Libano l’azione pilota sarà realizzata sul Monte Libano, in un’area di 6 ettari degradata a causa del sovrapascolo. In tali aree attualmente non ci sono le condizioni per una rigenerazione naturale, a causa dell’assenza di una banca di semi del suolo e di condizioni edafiche adeguate per lo sviluppo delle specie arboree.
In Tunisia, l’azione pilota sarà realizzata in un’area di 7 ettari nella regione di Nefza, nella parte nord-occidentale del paese. In tale area è localizzata una foresta relitta di quercia da sughero, in una zona costituita da dune sabbiose e vegetazione di macchia. Diversi progetti forestali sono stati realizzati in questa regione, soprattutto con specie non autoctone.
Comunicazione
- Organizzazione di workshop tecnici a diffusione locale per informare i produttori ed i potenziali acquirenti di flora autoctona sul progetto e in particolare per discutere le potenzialità di sviluppo di un nuovo settore economico basato sull’uso delle specie spontanee
- Organizzazione di eventi informativi locali che coinvolgano autorità pubbliche ed agenzie di sviluppo che gestiscono le risorse ambientali, ricercatori, educatori ambientali, ONG, comunità locali e cittadini, per informarli circa il progetto
- Partecipazione dei partner in eventi locali organizzati da altre istituzioni o progetti per presentare i temi e le attività del progetto
- Organizzazione di una conferenza internazionale sul tema del recupero e ripristino di habitat in Libano per presentare e diffondere i risultati del progetto e promuovere uno scambio di esperienze su più ampia base scientifica
Capitalizzazione
Valorizzazione dei risultati del progetto, delle esperienze e competenze acquisite attraverso azioni definite con alcuni portatori dìinteresse:
- Sviluppo di un piano di capitalizzazione comune di ampio livello e di 5 piani locali al fine di promuovere l’integrazione dei risultati del progetto a livello istituzionale (nazionale, regionale, locale), Mediterraneo, e a livello di programma ENPI CBC Med
- Definizione e firma di accordi con gruppi target per l’avvio di collaborazioni in area mediterranea volte alla conservazione, uso sostenibile e valorizzazione della biodiversità vegetale